Indice
Vecchiaia della Sibilla
Mentre guida
Riferimenti interni
Riferimento : M Biancucci, « La giovinezza e la vecchiaia» in Bettini M. (a cura di), Il sapere mitico, Torino, 2021, pp. 30-38.
Fonti
- Ovidio, Met. 14, 129-152
Bibliografia
F. Mencacci, « Mala aetas nulla delenimenta invenit». Donne uomini e vecchiaia a Roma, in «Storia delle donne», II, 2006, pp. 141 – 158.
Commento
La grande considerazione che la cultura romana ha dell’età
senile è limitata alla vecchiaia al maschile, mentre diversa
è la concezione delle donne anziane, delle quali si enfatizza la
decadenza fisica e la perdita della fecondità.
Nelle parole della Sibilla la vecchiaia non ha nulla dell’autorevolezza e della sacralità che contraddistinguono la vecchiaia al maschile, capace di sopperire alle forze del corpo con altre qualità: l’età senile si riduce per la donna a una fase penosa dell’esistenza, il cui tratto caratteristico è la metamorfosi del corpo.
Il fatto che tale concezione
sia espressa da una figura prestigiosa come quella della
Sibilla fa risaltare maggiormente la differenza tra la vecchiaia al
maschile, sempre avvolta di dignità, e la vecchiaia al femminile,
sopraffatta dalla decadenza sia fisica che morale.