Indice
Suicidio di Erigone
Riferimenti interni
Riferimento : D. Fermi, « La morte violenta » in Bettini M. (a cura di), Il sapere mitico, Torino, 2021, pp. 15-20.
Fonti
- scolio "D" a Il. 22, 29; Igino, Fab. 130; Eliano, Nat. anim. 7, 28; Nonno, Dion. 47, 34 ss.
Bibliografia
Ph. Borgeaud, D'Antigone à Érigone, in M. Gilbert (éd.), Antigone et le devoir de sépulture: actes du colloque international de l'Université de Lausanne (mai 2005), Genève, Labor et Fides, 2005, pp. 44-58.
R. Tosi, L’altalena in Pausania (10, 29, 3 s.), in P. Davoli, N. (cur.), Pellé Πολυμάθεια: studi classici offerti a Mario Capasso, Lecce, Pensa Multimedia, 2018, pp. 625-632.
S.C. Humphreys, The Strangeness of Gods. Historical Perspectives on the Interpretation of Athenian Religion, Oxford University Press, 2004.
S. I. Johnston, Restless Dead: Encounters between the Living and the Dead in Ancient Greece, Berkeley, University of California Press, 1999.
Commento
Spesso nei miti di eroine che muoiono suicide impiccandosi è rintracciabile uno schema narrativo che prevede, alla fine, uno sviluppo nel rito (cfr. il mito di Aspalis): delle vergini subiscono – o rischiano di subire – una violenza, non necessariamente di natura sessuale; segue l’impiccagione, che viene commemorata o espiata tramite l’istituzione di una pratica religiosa, in questo caso della festa attica degli Aiora, all’interno dei primaverili Anthesteria. Tale pratica coinvolge delle fanciulle, in genere devote ad Artemide (essa stessa chiamata « l’Impiccata » Apanchoméne), e implica, sotto varia forma, il movimento del sollevare e dell’oscillare che caratterizza l’impiccagione.