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I gemelli: Eracle e Ificle
È sera, e
Riferimenti interni
Riferimento : A. Angelini, «L’identità individuale : i gemelli» in Bettini M. (a cura di), Il sapere mitico, Torino, 2021, pp. 51-58.
Fonti
- Teocrito, Idyll. 24, 1-70
Bibliografia
V. Dasen, Jumeaux, jumelles dans l’antiquité grecque et romaine, Zürich, Akanthus, Kilchberg, 2005.
F. Frontisi-Ducroux, Les Grecs, le double et les jumeaux, «Topique» 50 (1992), pp. 239-262.
C. Voisenat, La rivalité, la séparation et la mort. Destinée gémellaires dans la mythologie grecque, «L’Homme» 28/105 (1988), pp. 88-104.
Commento
La gemellarità è una categoria utile per esplorare la rappresentazione dell’identità. I gemelli (dídymoi) sono infatti, in Grecia, una categoria di individui che rappresenta l’identità non come singolarità ma come dualità (dyo « due »).
La nascita gemellare rappresenta un caso in cui l’unità del singolo si fa doppia in maniera simultanea e visibile. In una cultura, come quella greca antica, nella quale la conoscenza e l’affermazione di sé passa anzitutto attraverso il riflesso e il riconoscimento nello sguardo altrui, questa prospettiva è di particolare rilevanza.
Nei miti incentrati sui gemelli la relazione all’interno della coppia può assumere declinazioni diverse. Alcuni racconti mettono in scena rapporti di raddoppiamento o vera e propria duplicazione; in certi casi prevalgono relazioni di opposizione e rivalità, in altri sono privilegiati invece aspetti
di simmetria e complementarità.
Eracle e Ificle non sono rappresentati come una coppia di identici indistinguibili, ma appaiono in tutto e per tutto sotto il segno della diversità.
L’origine prima di tale diversificazione è legata a un antefatto noto : il vero padre di Eracle, infatti, non è Anfitrione, ma Zeus, che ne aveva assunto le sembianze per unirsi ad Alcmena, concependo così Eracle.
Il racconto mette in luce la differenza di carattere fra il figlio del mortale e quello del dio: mentre Ificle, terrorizzato, si rifugia nelle braccia della madre, Eracle si rivela già come un eroe impavido dalla forza eccezionale.