Indice
Nascita degli Sparti
Alla vana ricerca della sorella Europa, Cadmo riceve da Apollo l’ordine di prendere come guida una vacca e fondare una città là dove questa si fosse fermata. Viene così fondata la Cadmea. Volendo sacrificare la vacca ad Atena, l’eroe invia alcuni suoi compagni ad attingere acqua alla fonte di Ares, ma la maggior parte di costoro è sterminata da un serpente posto a custodia del luogo. Cadmo, adirato, uccide a sua volta l’animale e su consiglio di Atena o di Ares semina i denti serpentini. Da questi spuntano dalla terra degli uomini armati, gli Sparti, che iniziano a combattere tra loro e si uccidono a vicenda. Allo scontro sopravvivono cinque Sparti, dai quali discendono le principali famiglie dell’aristocrazia tebana1.
Riferimenti interni
Riferimento : D. Fermi, « La nascita » in Bettini M. (a cura di), Il sapere mitico, Torino, 2021, pp. 5-9.
Fonti
- Apollodoro, Bibl. 3, 4, 1; Eschilo, fr. 488 Radt; Ferecide, 3 F 22a-c Jacoby; Ellanico, 4 F 1a, 51 Jacoby; Igino, Fab. 178, 5
Bibliografia
K. Mackowiak, ‘Semer’ des dents et planter la frontière du sauvage : le mythe thébain des Spartes, «Gaia» 19 (2016), pp. 5-24.
F. Vian, Les origines de Thèbes: Cadmos et les Spartes, Paris, Klincksieck, 1963.
D. W. Berman, Myth, literature, and the creation of the topography of Thebes. Cambridge-New York, Cambridge University Press, 2015.
M. Detienne, Comparative Anthropology of Ancient Greece, Washington, DC, Center for Hellenic Studies, 2009.
Nascita di Orione
Concepimento, gestazione e nascita sono momenti cruciali della condizione umana e temi ricorrenti nella produzione mitica dei Greci, cui spesso è attribuita la funzione di definire l’identità del nascituro nei suoi tratti salienti.
Alcuni racconti propongono un modello anomalo della generazione, che si discosta da quello più consueto dell’unione fra uomo e donna, elaborando paradigmi alternativi di commistioni capaci di avere effetti antropogonici.
In questo racconto l’urina degli Olimpi è l’equivalente funzionale del seme. Irieo svolge dunque il ruolo di padre putativo di Orione, mente i tre dei sono i padri biologici, che operano per contraccambiare il beneficio della liberale accoglienza. La terra che deve nascondere la pelle fecondata sostituisce il ventre femminile.
Commento
Concepimento, gestazione e nascita sono momenti cruciali della condizione umana e temi ricorrenti nella produzione mitica dei Greci, cui spesso è attribuita la funzione di definire l’identità del nascituro nei suoi tratti salienti.
Alcuni racconti propongono un modello anomalo della generazione, che si discosta da quello più consueto dell’unione fra uomo e donna, elaborando paradigmi alternativi di commistioni capaci di avere effetti antropogonici. Essi riguardano soprattutto nascite collettive, come quelle dei primi uomini di una comunità.
Il nome degli Sparti, cioè i «Seminati», ricorda l’atto con cui i capostipiti dei Tebani sono stati concepiti: la semina dei denti strappati al mostro, e dunque insanguinati, che a contatto con il suolo lo fecondano. Il paradigma di riferimento, come indica l’immagine dell’essere umano che spunta dal suolo al pari di una pianta, è quello vegetale. Su questa concezione si fondano i miti di autoctonia, largamente diffusi nel patrimonio delle comunità greche. In queste storie, un popolo appare indissolubilmente legato al territorio in cui risiede: i suoi piú antichi progenitori, infatti, abitano in quel luogo fin dalle origini, in quanto essi stessi concepiti direttamente dalla terra.