Indice

Nascita di Silvio

Ascanio, figlio di Enea, fondò sulle falde del monte Albano la città di Alba Longa. Il regno toccò poi al figlio Silvio, il cui nome si doveva al fatto di essere nato casualmente nei boschi (silvae). Secondo una variante del mito, dopo la morte di Enea, Lavinia fu presa dal timore che Ascanio volesse estromettere il figlio di Enea, del quale era incinta; cercò allora rifugio presso Tirreno, un guardiano di porci, e questi la nascose in una capanna situata nel mezzo di una fitta boscaglia. Quando il bambino venne alla luce, Tirreno lo allevò e gli diede il nome di Silvio, per il fatto che era nato nella selva1. L’appellativo di "Silvio" fu portato da quel momento da tutti i re di Alba Longa.

Riferimenti interni

Riferimento : M. Biancucci, « Nascita » in Bettini M. (a cura di), Il sapere mitico, Torino, 2021, pp. 27-30.

Fonti
  1. Dionigi di Alicarnasso, Ant. rom. 1, 70

Bibliografia

M.Bettini, Nascere. Storie di donne, donnole, madri ed eroi, Torino, Einaudi 1998.

Commento

Per i Romani il giorno della nascita (dies natalis) determina un aspetto importante della personalità del soggetto.
Molti personaggi del mito vengono concepiti e/o nascono in circostanze speciali di cui talora portano il ricordo nel nome loro assegnato.
Nel mito di Silvio la singolarità del luogo di nascita (una silva « bosco ») annuncia il destino speciale del fondatore di una dinastia che da lui prenderà il nome (i re di Alba Longa saranno tutti Silvii). Il contesto spaziale della nascita si deposita nel nome, specie quando si tratta di un luogo inconsueto o decisamente poco adatto al parto di un bambino.

Link esterni