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Asclepio e la resurrezione dei morti

Asclepio, figlio di Apollo e della mortale Coronide, apprende dal Centauro Chirone l’arte medica e la tecnica chirurgica. In breve tempo diventa guaritore espertissimo, proteggendo i mortali da tutte le specie di morbi. Ma anche il sapere è servo del guadagno: un giorno, corrotto dalla brama di ricchezza, in cambio di un cospicuo compenso il figlio di Apollo resuscita un morto. Interviene allora Zeus, per folgorare Asclepio e insieme a lui l’uomo appena ritornato alla vita1. In un’altra versione del mito2, Asclepio riceve da Atena il sangue sgorgato dalle vene della Gorgone: quello delle vene di sinistra è utilizzato per far morire gli uomini, quello delle vene di destra per guarirli e per risvegliare i defunti. Inoltre, Zeus interviene perché teme che i mortali imparino da Asclepio l’arte di curarsi e quindi si soccorrano tra di loro3. In Diodoro Siculo, Zeus agisce su istigazione di Ade, il quale si lamenta perché il suo potere è sminuito da quando le cure di Asclepio hanno ridotto drasticamente il numero dei morti4. Infine, secondo Zenobio, Zeus uccide Asclepio affinché costui non sembri agli uomini un dio5.

Riferimenti interni

Riferimento : D. Fermi, « Esperimenti contro la morte » in Bettini M. (a cura di), Il sapere mitico, Torino, 2021, pp. 20-26. Sulle tecniche di resurrezione di Asclepio vd. anche L. Scolari, “Guaritori e terapie”, ibid., pp. 236-442 (Esculapio romano).

Fonti
  1. Pindaro, Pyth. 3, 5-7, 47-58; scolio a 96; Euripide, Alc. 122-129; Pausania, 2, 26, 5
  2. Apollodoro, Bibl. 3, 10, 3
  3. Euripide, Ion. 999-1015; Ferecide, 3 F 35 Jacoby; Stesicoro, fr. 194 Page; scolio a Euripide, Alc. 1; Sesto Empirico, Math. 1, 260-262
  4. 4, 71, 1-3
  5. Cent. 1, 18

Bibliografia

F. Steger, Asclepio: medicina e culto, Parma, Athenaeum, 2020.

F. S. Tappenden, C. Daniel-Hughes, F. S. Tappenden, B. N. Rice (eds.), Coming Back to Life: The Permeability of Past and Present, Mortality and Immortality, Death and Life in the Ancient Mediterranean, Montreal, McGill University Library, 20202.

G. Spampinato, The use of the figure and the myth of Asclepius in the Greek anti-pagan controversy, «Electra» 5 (2020), pp. 79-101.

B. L. Wickkiser, Asklepios, medicine, and the politics of healing in fifth-century Greece: between craft and cult, Baltimore (Md.), Johns Hopkins University Press, 2008.

Commento

Sono gli dèi ad accordare il privilegio della vita a un essere mortale, che siano loro a concederlo direttamente o che comunque intervengano a ratificare il processo che intende promuovere un certo personaggio a una forma di vita superiore (apoteosi). I trasgressori dell’ordine così costituito, fondato sulla rigida separazione tra vita e morte, non sfuggono all’implacabile giustizia punitiva di Zeus.
Per questo anche Asclepio (che pure è un semi-dio) non impunemente può spingere la propria perizia medica oltre il confine stabilito dalla legge, che vuole i defunti per sempre allontanati dalla vita.
Resuscitare i morti è anche un’offesa al dio dell’Ade, che deriva il proprio potere dal tributi di morti che continuamente riceve.

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