Indice
Suicidio di Aiace
Nella guerra di
Riferimenti interni
Riferimento : D. Fermi, « La morte violenta » in Bettini M. (a cura di), Il sapere mitico, Torino, 2021, pp. 15-20.
Fonti
- Sofocle, Ai.; Igino, Fab. 107
- Il. parv. fr. 3 Bernabé; Apollodoro, Epit. 5, 7
Bibliografia
S.M. Bocksberger, Telamonian Ajax: the myth in archaic and classical Greece, Oxford University Press, 2021.
G.W. Most, L. Ozbek, Staging Ajax’s suicide, Pisa, Edizioni della Normale, 2015.
J. D. Cohen, The imagery of Sophocles. A study of Ajax's suicide, «Greece and Rome» 25 (1978), pp. 24-36.
F.S. Naiden, The sword did it: a Greek explanation for suicide, «Classical Quarterly» N. S. 65.1 (2015), pp. 85-95.
Commento
Molti personaggi mitici muoiono suicidi, in forme che rispecchiano le differenze di genere e i rispettivi, specifici significati culturali. L’atto di trafiggersi appare come la soluzione estrema maschile in circostanze di vita ritenute insopportabili. Il valentissimo Aiace si uccide con la spada, arma per eccellenza del guerriero.
Il cadavere del suicida merita un trattamento particolare, che indica la volontà di emarginare il morto, responsabile di un atto violento, dalla comunità di appartenenza.
La disputa per la sepoltura, rivendicata da Teucro e osteggiata dagli Atridi, riflette l’ideologia aristocratica dei riti funebri tributati come dono onorifico per l’uomo valente, in contrapposizione all’uso di negare la tomba al cadavere del nemico, lasciato alla mercé di cani e uccelli e talvolta sottoposto a vari tipi di sevizie.
In Omero è attestata la credenza secondo cui il morto insepolto resta in una condizione sospesa tra la vita e la morte.