Indice
Decapitazioni
Il troiano
Riferimenti interni
Riferimento : D. Fermi, « La morte violenta » in Bettini M. (a cura di), Il sapere mitico, Torino, 2021, pp. 15-20.
Fonti
- Il. 10, 454 ss.
- scolio "D" a Il. 9, 557
- scolio a Licofrone, 160
Bibliografia
E. Giudice, Dolone fatto a pezzi, «Ostraka» 16.1 (2007), pp. 183-193.
M. van der Plas, Corpse mutilation in the Iliad, «The Classical Quarterly», 70.2 (2020), pp. 459-472.
F. D'Alfonso, Sulle rive del Licorma: i miti di Marpessa e Deianira, «Studi Italiani di Filologia Classica» 8.2 (2010), pp. 133-178.
J. F. Davidson, Olympia and the chariot-race of Pelops, in D. J. Phillips, and D. M. Pritchard (eds.), Sport and festival in the ancient Greek world, Swansea-Oakville (Conn.), Classical Press of Wales, 2003, pp. 101-122.
Commento
La testa, per i Greci, è sede vitale d’eccezione, ma anche parte tra le più rappresentative dell’identità individuale. Dunque, decapitare significa cancellare un tratto marcatamente identificativo dell’essere umano, obiettivo che accomuna i diversi tipi di oltraggio contro il corpo di un nemico, tutti volti ad accelerare il processo di disgregazione fisica che la morte produce.