Morte di Antigone
La figlia di Edipo ha violato la legge che vieta a ogni cittadino, sotto pena di essere lapidato, di prestare gli onori funebri a Polinice, caduto in battaglia dopo aver marciato contro Tebe. Il divieto è imposto dal re tebano, lo zio Creonte. Ma Antigone di nascosto getta simbolicamente sul cadavere del fratello alcune manciate di terra; colta in flagrante, viene catturata ed è trascinata al cospetto di Creonte. Il sovrano ordina che la nipote sia murata viva in una stanza scavata nella roccia, dove morirà o sopravvivrà senza mai più vedere la luce del sole: le mani di Creonte saranno pure nei riguardi della ragazza. Alla fine il re muta consiglio, decidendo di seppellire Polinice e liberare Antigone, ma questa si è ormai impiccata nella cella, appendendosi per il collo a un laccio di lino1. In altre versioni, Antigone riesce a sottrarre il cadavere alle guardie e lo getta sulla pira destinata a Eteocle, l’altro fratello. Creonte, dopo aver scoperto la violazione di Antigone, la dà da uccidere al figlio Emone, sposo promesso della ragazza, ma questi disubbidisce per pietà e l’eroina viene messa in salvo2. Secondo un'altra tradizione Antigone, insieme alla sorella Ismene, viene bruciata viva, nel tempio di Era, da Laodamante figlio di Eteocle3.
Riferimenti interni
Riferimento : D. Fermi, « La morte violenta » in Bettini M. (a cura di), Il sapere mitico, Torino, 2021, pp. 15-20.
Fonti
- Sofocle, Ant.
- Igino, Fab. 72
- Ione di Chio, fr. 740 Page
Bibliografia
S. Fornaro, Antigone: storia di un mito, Roma, Carocci, 2012.
S. I. Johnston, Antigone's other choice, «Helios» 33 Suppl. (2006), pp. 179-186.
G. Van Hooydonk, From autothanasia to suicide: self-killing in classical antiquity, London, Routledge, 1990.
N. Loraux, Façons tragiques de tuer une femme, Paris, Hachette, 1985.
Commento
Nella casistica dei suicidi, quello per impiccagione occupa una posizione di rilievo ed è considerato tipicamente femminile.
La segregazione in un luogo angusto ricorre per punire una giovane nubile che non abbia osservato la castità oppure per impedire che la ragazza abbia in futuro rapporti sessuali. Creonte sceglie questo castigo per Antigone perché teme, incaricandosi personalmente dell’uccisione di una consanguinea, di compiere un’azione impura: facendo rinchiudere la nipote nella grotta, o delegando l’esecuzione al figlio, le sue mani resteranno pure.
Link esterni