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Romolo e Remo "figli del focolare"
Un giorno nel focolare della reggia di
Riferimenti interni
Riferimento : M. Biancucci, « Nascita » in Bettini M. (a cura di), Il sapere mitico, Torino, 2021, pp. 27-30.
Fonti
- Plutarco, Rom. 2, 4-8
Bibliografia
A. Caratozzolo, I figli del focolare. Storie di eroi fondatori, «Paideia» 62 (2007)pp. 194-226.
Commento
Per i Romani il giorno della nascita (dies natalis) determina un aspetto importante della personalità del soggetto. Molti personaggi del mito vengono concepiti e/o nascono in circostanze speciali.
A proposito del concepimento dei gemelli fondatori di Roma (Romolo e Remo), una variante del mito attestata dallo storico greco Promathion raccontava che fossero stati concepiti tramite unione con un fallo apparso nel focolare della reggia, in modo simile al mito del concepimento di Servio Tullio (cfr. il concepimento di Ceculo).
Come per Servio Tullio, anche in questo caso la madre è una donna di condizione servile.
Il fuoco, per i Romani, è elemento maschile – contrapposto all’acqua « femminile » – e il termine per indicare il tizzone (titio) veniva utilizzato anche per indicare il membro virile. La dea Vesta, in questa versione del mito, assume il ruolo di protettrice delle vergini designate per l’unione con il fallo del focolare.