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Nascita di Orione

Irieo vive a Tanagra e non può procreare. Un giorno accoglie nella propria casa Zeus, Hermes e Poseidone. I tre immortali, per ricompensare l’uomo dell’ospitalità ricevuta, s’impegnano a esaudire il suo massimo desiderio. Irieo chiede un figlio. Allora gli dèi prendono la pelle del bue o del toro che era stato loro sacrificato, la 'inseminano' (apespermenan), poi ingiungono a Irieo di interrarla e di recuperarla dopo dieci mesi. Al compiersi di questo tempo nasce Urione, così denominato dall’atto di urinare (to ouresai) nella pelle bovina compiuto dalla triade divina, nome che poi si muterà in quello di Orione con il quale il personaggio sarà comunemente noto1.

Riferimenti interni

Riferimento : D. Fermi, « La nascita » in Bettini M. (a cura di), Il sapere mitico, Torino, 2021, pp. 5-9.

Fonti
  1. Palefato, 51; scolio a Il. 18, 486; scolio a Licofrone, 328; Ovidio, Fast. 5, 493-536; Igino, Fab. 195; Servio, commento a Virgilio, Aen. 1, 535

Bibliografia

J.-M. Renaud, Le mythe d’Orion. Sa signification, sa place parmi les autres mythes grecs et son apport à la connaissance de la mentalité antique, Liège, C.I.P.L., 2004.

J. Fontenrose, Orion. The myth of the hunter and the huntress, Berkeley (Calif.), University of California Press, 1981.

E. Hall, The immortal forgotten other gang: Dwarf Cedalion, Lame Hephaestus, and Blind Orion, in E. Adams (ed.), Disability studies and the classical body: the forgotten other, London-New York, Routledge, 2021.

F. Loffredo, Miti di caccia. Meleagro e altri cacciatori sfortunati, Roma, Inschibboleth, 2024.

Commento

Concepimento, gestazione e nascita sono momenti cruciali della condizione umana e temi ricorrenti nella produzione mitica dei Greci, cui spesso è attribuita la funzione di definire l’identità del nascituro nei suoi tratti salienti.
Alcuni racconti propongono un modello anomalo della generazione, che si discosta da quello più consueto dell’unione fra uomo e donna, elaborando paradigmi alternativi di commistioni capaci di avere effetti antropogonici.
In questo racconto l’urina degli Olimpi è l’equivalente funzionale del seme. Irieo svolge dunque il ruolo di padre putativo di Orione, mente i tre dei sono i padri biologici, che operano per contraccambiare il beneficio della liberale accoglienza. La terra che deve nascondere la pelle fecondata sostituisce il ventre femminile.

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