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Ingresso nell'età adulta, tra foro e campo di battaglia

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Marco Cotta, nel giorno stesso in cui indossò la toga virile, appena tornato dal Campidoglio, citò in giudizio Cneo Carbone, che aveva fatto condannare suo padre, e lo accusò così da mandarlo in rovina. Con questo illustre intervento inaugurò il suo ingresso tra gli adulti e fece intravedere il suo carattere. Anche l’Africano maggiore, appena entrato nella pubertà, portò aiuto al padre nella battaglia contro Annibale al Ticino, dimostrando il vigore di un adulto e senza lasciarsi intimorire dal fatto di essere alle sue prime esperienze di guerra1.

Riferimenti interni

Riferimento : M. Biancucci, « La giovinezza e la vecchiaia» in Bettini M. (a cura di), Il sapere mitico, Torino, 2021, pp. 30-38.

Fonti
  1. Valerio Massimo, 5, 4, 2-4

Bibliografia

F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Roma-Bari, Laterza, 2006.

Commento

L’ingresso nell’età adulta è molto impegnativo per i giovani aristocratici, i quali devono mostrarsi degni della società che li accoglie. Una volta assunta la toga virile, essi intraprendono il tirocinio militare o, in alternativa, quello forense, sotto la stretta sorveglianza del padre.

Link esterni

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